Siete curiosi di scoprire dove si trova il museo delle navi vichinghe? Oslo è la città norvegese con il più alto numero di musei, ed è proprio qui che potete trovare questo genere di musei.
Molti musei sono la storia della città stessa: raccontano le sue origini, i miti e le leggende che l’hanno attraversata e accompagnata nel tempo.
Raccontano la storia dei valorosi guerrieri, i Vichinghi, parlano degli artisti, in grado di catturare le intimità più profonde dell’uomo.
Il nostro suggerimento, se avete intenzione di visitare la città, è di munirvi dell’Oslo Pass, così da godere appieno delle attrazioni culturali della capitale norvegese, oltre che usufruire dei trasporti gratuiti.
Tra i tanti musei merita una particolare attenzione il Museo delle Navi vichinghe, uno dei più affascinanti luoghi da visitare. Qui potrete trovare le navi vichinghe meglio custodite al mondo.
Storia del museo
Il Museo delle Navi di Oslo ospita tre navi vichinghe riportate alla luce tra il 1867 ed il 1904.
Il museo in lingua originale si chiama Vikingskipshuset, letteralmente Casa delle navi vichinghe, e si trova a Bygdoøy.
E’ parte integrante del Museo di storia culturale dell’università di Oslo e la sua attrazione princiale sono le 3 navi risalenti ad epoca vichinga: la Oseberg, la Gokstad e la Tune. Oltre alle navi sono presenti altri manufatti provenienti da altri siti archeologici, tra cui anche i resti del cimitero di Borre.
Nel 1913 Gabriel Gustafson propose la costruzione di un edifico che potesse essere dedicato alla conservazione dei resti ritrovati dell’epoca vichinga, venuti appunto alla luce tra il XIX e il XX secolo.
Le navi che saranno poi le protagoniste del museo erano già state ricoverate in alcuni siti temporanei, di proprietà dell’ Università di Oslo.
Venne così indetto un concorso architettonico, vinto da Arnstein Arneberg. Una sala che ospita una delle tre navi, la Oseberg, fu realizzata grazie a fondi elargiti dal governo norvegese: fu la prima sala ad essere terminata e nel 1926 la prima nave venne accolta nel museo.
Le sale dedicate alle altre due navi, due ali a lato della principale, vennero ultimate nel 1932; poi la conclusione dell’edificio venne interrotta a causa dello scoppio della guerra; solo nel 1957 verrà ultimata la sezione dedicata agli altri ritrovamenti di epoca vichinga.
Voltate pagina!
Le tre navi
Tra i molto musei tutti racchiusi in un piccolo centro come Oslo, spicca per fascino il museo della navi.
Ospita tre navi vichinghe riportate alla luce nel fiordo di Oslo tra il 1867 e il 1904; risalgono tutte al IX secolo e sono magnificamente conservate in tutte le loro parti originarie.
In epoca antica le navi venivano utilizzate dalla popolazione per celebrare i funerali dei personaggi più importanti della comunità.
Ecco perché la nave di Oseberg, che risale all’834, è stata anche il luogo di riposo di due nobildonne locali.
La nave venne riscoperta a nord della città di Tonsberg, larga 5 metri e lunga 21,50 metri. Fu certamente destinata ai funerali della regina Asa, oltre che essere luogo di riposo eterno delle nobildonne di cui appena scritto.
Anche nella nave Gokstad furono rinvenuti frammenti di diversi ornamenti, tra cui resti di una slitta ed uno scheletro, che si pensa possa appartenere al re Olaf Gudrødsson. Era molto sfruttata per l’inumazione ed era larga 5,24 metri e lunga 23,30 metri.
La terza nave, quella di Tune, è così chiamata perché stata rinvenuta vicino al villaggio di Tunenel 1867 ed è la nave meno ben conservata tra tutte, evidentemente lisa e consumata.
Tutte e tre sono navi costruite in quercia nella maggior parte della struttura, con la chiglia leggermente incurvata. Il vostro sguardo sarà certamente colpito dall’insieme che unisce tecnica ed estetica.
Navi Vichinghe e Università: il restauro
Nel 2006 l’Università di Oslo supporta una proposta avanzata dal Museo storico, il quale chiede che i reperti siano spostati in un nuovo edificio da costruirsi nella zona orientale di Oslo.
Tale idea ha sollevato un dibattito mediatico notevole: chi sostiene da una parte che i resti siano troppo delicati e fragili per poter essere trasferiti.
Chi è favorevole dall’altra parte, affermando che l’edificio che li ospita è troppo piccolo e i rischi sono molto alti in termini di rischi di incendio e enorme afflusso di turisti.
Una prova di valutazione della fattibilità del trasferimento è stata eseguita su di un lato della nave di Oseberg: la conclusione è che il trasporto può essere eseguito tranquillamente senza incorrere in gravi danni a ciò che resta delle navi.
Non solo navi
Il museo delle navi non ospita solo navi, ma presenta anche una serie di ritrovamenti dell’epoca.
La maggior parte delle informazioni che abbiamo oggi sui vichinghi ci arrivano dai ritrovamenti archeologici.
In particolar modo le abitudini funerarie precristiane, ci hanno lasciato in eredità una moltitudine di oggetti appartenenti all’era vichinga.
I defunti erano soliti portare con sé regli e doni che rispecchiavano la loro posizione sociale; addirittura i ricchi potevano essere sepolti con tutti gli accessori necessari ad affrontare il viaggio nel regno dei morti.
Molte sepolture sono state scoperte solo in epoca moderna dagli esperti: tutti questi ritrovamenti, insieme con le tre navi, sono custoditi ad Oslo, nel museo delle navi.
Di primo acchito il museo può apparire spoglio e tradizionale, ma le stanze nella loro semplicità raccontano tanto dell’epoca senza distrazioni né sfarzo.
L’essenziale è presente all’interno della stanza nei resti ella popolazione vichinga. Il museo presta particolare attenzione al ruolo dei vichinghi come agricoltori, commercianti e guerrieri, oltre ovviamente a porre attenzione sulle usanze e tradizioni funerarie.
Di particolare interesse è l’elmo, l’unico originale ancora conservato risalente all’epoca, e il tesoro in oro più grande della Norvegia.
Ulteriori risorse utili
Per chi desiderasse avere altre notizie sulla Norvegia e su cosa visitare in questo splendido paese Scandinavo, ecco qualche consiglio:
Buon viaggio!