La Puglia da diversi anni è sempre più meta non solo di turismo balneare. Se ti stai chiedendo cosa vedere in Puglia non puoi fare a meno di immaginare di visitare Lecce, nel bel mezzo della penisola Salentina.
Lecce è una città affascinante con molti monumenti e luoghi da visitare, nota ormai in tutto il mondo per il famoso barocco leccese, lo stile che contraddistingue molti dei suoi antichi edifici rendendoli unici nel suo genere, soprattutto per il caldo colore della pietra leccese.
Se vuoi sapere cosa visitare a Lecce, soprattutto nel suo centro storico, leggi con attenzione l’articolo e prepara il tuo giro di Lecce; nelle prossime righe ti suggeriremo alcuni posti da vedere assolutamente in città, cominciamo il nostro tour!
Centro storico di Lecce
Prima di passare in rassegna i vari monumenti di da vedere a Lecce, è giusto introdurre il vero cuore della città che attraverso la sua pietra ci racconta di una storia antichissima.
Lecce ha origini millenarie, nata probabilmente dai Messapi, la leggendaria popolazione del Salento.
Il fascino del centro storico di Lecce sta proprio nel racconto che ancora oggi ci trasmette attraverso i suoi monumenti, come ad esempio quelli di epoca romana, quando la città aveva il nome di Lupiae, o quelli del periodo medievale, quando in epoca normanna divenne un importante centro amministrativo della penisola salentina e soprattutto quelli del periodo vicereale quando la città di Lecce divenne un ricco snodo commerciale.
Il centro storico di Lecce è ricchissimo di antichissime costruzioni, chiese, monasteri e palazzi monumentali. Se vuoi vivere al meglio la città, ti consigliamo di cercare un hotel nel centro cittadino tramite questo portale per goderti al meglio la splendida atmosfera salentina.
Cosa visitare nel centro storico di Lecce? Lo vedremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi.
Voltiamo pagina!
Anfiteatro romano di Lecce e suoi siti archeologici
Il centro di Lecce conserva una rilevante area archeologica che ci testimonia e ci racconta la sua lunga storia. Tra i siti più antichi è l’Ipogeo Palmieri, un’importate esempio di tombe messapiche ritrovato all’interno dei giardini di Palazzo Guarini.
Continuando il tuo giro archeologico di Lecce, in Via dell’arte della cartapesta, potrai visitare il Teatro romano di Lecce, costruito in epoca augustea con un diametro di 70 metri e capace di ospitare fino a 5000 spettatori.
Il pezzo forte dei siti archeologici di Lecce è sicuramente l’Anfiteatro Romano, a dimostrazione dello splendore della città romana di Lupiae.
L’Anfiteatro di Lecce è visitabile nella centralissima Piazza di Sant’Oronzo, della sua struttura originaria è visibile circa un terzo, il resto in gran parte è nascosto dagli edifici successivi anche se restituisce perfettamente l’idea della sua completa architettura; alla luce sono lo spazio dell’arena, parte delle gradinate inferiori e dei muri esterni.
L’Anfiteatro romano di Lecce, costruito in età imperiale, poteva contenere circa 25.000 spettatori.
Poco lontano dal centro, inoltre, potrai visitare l’area archeologica dell’antica Rudiae, patria dell’importante scrittore romano Quinto Ennio, autore degli Annales, fondamentale poema storico-epico romano.
Il Duomo di Lecce
Il Duomo di Lecce dedicato a Santa Maria Assunta è la chiesa principale della Città, sede dell’Arcidiocesi metropolitana. La cattedrale di Lecce venne costruita per la prima volta su volere del Vescovo Formoso nel 1144 e rinnovata nel 1230 in stile romanico.
Nel 1659 l’architetto Giuseppe Zimbalo, detto lo zingarello, lo trasforma in uno splendido edificio barocco leccese.
Il Duomo è dotato di due ingressi: la facciata principale è semplice e rivolta verso il Palazzo Arcivescovile mentre il prospetto laterale, rivolto verso la piazza, è molto scenografico con un’esuberante decorazione.
Molto elegante è il campanile seicentesco mentre l’interno è ricco di splendidi stucchi e dipinti di importanti artisti locali.
Dalla Cattedrale si può accedere anche alla cripta del XII sec. abbellita nel gusto barocco.
Piazza Sant’Oronzo
Piazza Sant’Oronzo è l’ombelico della città di Lecce. Intorno alla sua forma ovale incontrerai importanti monumenti storici della città ma anche numerosi locali, caffè, ristoranti, uffici e negozi. Tra simboli della piazza sicuramente c’è il bellissimo pavimento mosaicato che rappresenta con lo stemma di Lecce, la lupa sotto un leccio coronato.
Altro simbolo della piazza e della città è la colonna di Sant’Oronzo; la colonna fu realizzata nel 1656 per lo scampato pericolo della peste con i resti di un’antica colonna romana e sulla sua sommità, a circa 29 metri d’altezza, spicca la statua di Sant’Oronzo realizzata a Venezia nel 1739.
Testimonianza dei floridi rapporti commerciali con Venezia è la chiesa di S. Marco, edificio superstite dell’insediamento veneziano che in passato le faceva avere il nome di piazza dei mercanti.
Nella piazza campeggia anche il palazzo del Sedile, l’antica sede municipale, e potrai visitare l’anfiteatro romano.
Il castello di Carlo V a Lecce
Poco distante da Piazza Sant’Oronzo potrai fare un altro passo indietro nel tempo visitando il Castello di Lecce.
La fortezza fu voluta dall’imperatore Carlo V nel 1539 al posto della rocca medievale per difendere la città dalle incursioni che arrivavano dal mare.
La costruzione fu affidata a Gian Giacomo dell’Acaya che nei lavori di realizzazioni demolì anche numerosi antichi palazzi e chiese.
Il castello è servito a diverse funzioni, tra cui quella di teatro nel XVIII sec. e quella di caserma in tempi recenti.
L’interno della Castello di Lecce, in cui è di notevole prestigio il grande salone della Duchessa, negli ultimi anni ha avuto una importante riqualificazione e spesso nelle sue sale potrai assistere a manifestazioni ed eventi culturali oltre che a mostre d’arte e di enogastronomia.
La Basilica di Santa Croce a Lecce
Se stai cercando l’esempio più elevato del barocco leccese devi assolutamente visitare la Basilica di Santa Croce.
L’edificio sacro è completato, in una straordinaria architettura scenografica, dal Palazzo dei Celestini, oggi Palazzo del Governo. L’edificazione degli edifici, sull’attuale via Umberto I, furono commissionati dall’ordine dei Celestini e iniziarono nel 1549 durando circa un secolo.
Vi presero parte i più grandi architetti e decoratori salentini tra cui Gabriele Riccardi, Giuseppe Zimbalo e Cesare Penna.
La durata dei lavori di costruzione e decorazione degli edifici ha dato vita a una straordinaria fusione tra quelle che sono le prime forme rinascimentali al trionfo delle decorazioni barocche, che grazie al tenero calcare leccese, abbondano di particolari e dovizie. Sulla facciata spicca il grande rosone voluto da Cesare Penna, come ci dice la data incisa, nel 1646.
Le straordinarie immagini scolpite della facciata seguono le indicazioni della spiritualità benedettina a cui l’ordine dei Celestini apparteneva.
L’interno è riccamente ornato come l’esterno dai grandi decoratori salentini e conserva importanti esempi di artisti locali, tra cui l’altare nel transetto sinistro a sei colonne ad opera di Zimbalo nel 1615, adornato con 12 formelle che rappresentano le scene della vita i San Francesco da Paola, considerato tra le massime espressioni scultoree del barocco leccese.
Curiosamente le decorazioni barocche del complesso monumentale, quello che oggi sono una delle maggiori attrazioni della città di Lecce, in passato furono molto criticate e considerate di cattivo gusto.
Le porte di Lecce
Le porte che in origine consentivano l’entrata nella città di Lecce erano quattro:
- l’artistica Porta Rudiae, che consentiva l’ingresso dalla strada che proveniva dall’antico centro abitato di Rudiae;
- Porta Napoli detta anche arco di trionfo, fu costruita in onore di Carlo V e consentiva l’entrata dalla via che arrivava da Napoli, la capitale del Regno;
- Porta San Biagio, in stile barocco, che consentiva l’entrata dalle strade che arrivavano da Capo di Leuca;
- Porta San Martino, che consentiva l’accesso dalla via che conduceva al mare, ovvero il porto di San Cataldo che con i cambiamenti apportati all’urbanistica cittadina fu demolita.
Tra le fortificazioni ancora visibili c’è la Torre del Parco, la Turris prati magni, tra i luoghi più rappresentativi del medioevo e rinascimento leccese.
La fortezza in origine costruita in un parco di oltre 40 ettari, fu nei secoli sede della zecca e del carcere e oggi, di proprietà privata, è sede di una struttura per ricevimenti e cerimonie.
Le chiese e i monumenti del barocco leccese
Nel seicento a Lecce si diffonde un gusto per un’esuberante e ricca decorazione degli edifici, in particolare delle chiese, che prenderà il nome di Barocco Leccese. Tra gli architetti e decoratori più importanti di questo importante periodo artistico della città troviamo Giuseppe Zimbalo, Giuseppe Cino e Cesare Penna.
Le pittoresche e abbondanti decorazioni erano favorite dall’utilizzo della pietra leccese, una roccia calcarea tenera di facile lavorazione. Grande impulso al rinnovamento architettonico della città fu dato dalle autorità religiose, in particolare dal Vescovo Luigi Pappacoda.
Ma quali sono i monumenti del barocco leccese da vedere? Ti abbiamo già parlato del Duomo e della Basilica di Santa Croce e, sebbene questi sono tra i maggiori esempi, le opere di pregio a Lecce non si esauriscono qua.
Il Seminario è una splendida struttura di Giuseppe Cino conserva un pozzo di lavorato raffinatamente; tra le chiese da visitare le più interessanti sono Santa Chiara, Santa Irene, San Matteo, San Giovanni Battista e la chiesa del Carmine oltre alla chiesa delle Alcantarine e la chiesa del Gesù.
Se non ti è bastato, anche le città nei dintorni di Lecce offrono altri notevoli esempi di questo stile così affascinante; Gallipoli, Martina Franca, Francavilla Fontana e Melpignano conservano dei bellissimi esempi di architettura barocca.
Cosa vedere nei dintorni di Lecce?
La Puglia offre altre tantissime cose da fare e da vedere. La regione è molto grande e piena di attrazioni: città, monumenti, natura e tradizioni talvolta molto diverse ti affascineranno e terranno desta l’interesse per la scoperta e l’avventura.
Volendo restare nel Salento, ti consigliamo alcune cose da vedere nei dintorni di Lecce, senza fare troppa strada dal centro salentino.
Poco distante dal centro di Lecce troverai l’Abbazia di Santa Maria a Cerrate, splendido esempio di romanico pugliese, fondata da Tancredi d’Altavilla nel XII sec.
Il Salento è ricco di bellissime cittadine, sul mare e nell’interno in cui si conservano tantissime tradizioni, tra cui le più famose legate ai balli e canti della Pizzica e della Taranta.
Tra i centri più famosi ricordiamo:
- sul mare, San Cataldo, Gallipoli, Porto Cesareo, Otranto, Brindisi, Leuca e tante altre, ti mostreranno lo splendido mare salentino e le sue tradizioni marinare;
- all’interno, Galatina, Copertino, Nardò, Francavilla Fontana, Manduria, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni, Ostuni e molte altre, ti riveleranno le atmosfere delle campagne pugliesi e le sue antichissime tradizioni rurali.
Per visitare al meglio i dintorni di Lecce e il Salento è consigliabile muoversi con mezzi propri.
Cosa mangiare a Lecce: i piatti tipici del Salento
L’esperienza a Lecce non può dirsi conclusa senza un ottimo pasto a base di piatti tipici di Lecce e del Salento.
Tantissime sono le specialità salentine che esalteranno il tuo palato, vediamone alcune:
- il piatto tipico del Salento sono i Ciciri e Tria, particolare pasta locale coi ceci; le orecchiette al sugo con ricotta forte di pecora, con o senza spezzatino di carne;
- le Munichedde, le lumachine raccolte nei mesi estivi;
- lo spezzatino di cavallo al sugo è uno dei piatti più tipici del Salento;
- i turcinieddhi, invece, sono involtini di tenere interiora di caprette da latte o di agnellini cotti alla brace e insaporiti con erbe.
Tra i piatti di mare assaggerete:
- la tipica Scapece, un antico piatto leccese composto da pesce azzurro, in genere lo zerro, fritto e insaporito con mollica di pane, olio extra vergine di oliva, aceto, zafferano e altri aromi;
- la Fracaja, una frittura di pesciolini;
- il Polpo alla pignata, cotto in umido nella tipica pentola di terracotta. I vari piatti saranno sempre accompagnati dal tipico pane leccese: la Puccia, fatto con grano duro e di forma rotonda;
- l’Uliata, più piccolo della puccia e con all’interno olive salate;
- i pizzi leccesi, altro pane tipico insaporito con pomodoro, cipolla, olive nere e olio.
Non mancheranno, inoltre i dolci tipici leccesi, i famosi Pasticciotti e le diverse paste di mandorla. Ad accompagnare le varie portate non mancheranno gli ottimi vini salentini e pugliesi, intensi e corposi, tra cui gli ormai famosi Negramaro, Salice Salentino e Primitivo di Manduria.
Dopo questo nostro racconto delle bellezze e prelibatezze leccesi, non ci resta che augurarti buon appetito e buon viaggio, sperando che quanto finora rivelato ti abbia convinto a fare la valigia e partire in direzione della bella Lecce e lo splendido Salento.
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