AirBnb è una delle soluzioni più pratiche per affittare, per pochi giorni o per periodi relativamente più lunghi, la nostra abitazione.
Non esiste però soltanto questa alternativa per chi abbia una stanza o un intero appartamento da locare, per quanto breve possa essere il periodo.
Nella guida che segue andremo ad occuparci di quelle che sono le alternative per questo tipo di attività, scegliendo soltanto tra le migliori e le più sicure.
Se AirBnb non fa al caso vostro, siete nel posto giusto per saperne di più e per conoscere le migliori alternative.
Perché airBnb? Perché le alternative? La filosofia della sharing economy
Internet ha letteralmente sconquassato moltissimi settori commerciali. L’assalto all’ospitalità tradizionale offerta da B&B e da hotel è però un fatto relativamente recente, la cui strada è stata sicuramente aperta da Airbnb, ma non solo.
Si chiama sharing economy, e vuol dire in soldoni economia della condivisione. Si mette a disposizione degli utenti (dietro pagamento, ovviamente), un bene che non si utilizza con costanza o del quale non abbiamo immediatamente bisogno, ottimizzando le nostre spese e, in alcuni casi, facendone un vero e proprio business.
La sharing economy non riguarda soltanto però stanze e abitazioni, perché è arrivata gli spostamenti in auto (pensiamo a BlaBlaCar, oppure anche a Uber, anche se il servizio è relativamente più complesso), ma anche agli uffici in condivisione o all’affitto a ore di sale riunioni.
La sharing economy permette sicuramente una gestione più efficiente, nel caso specifico di Airbnb e delle alternative, del parco immobili del nostro Paese, e per il proprietario potrebbe essere un’importante fonte di reddito.
Inoltre le alternative Airbnb non interessano soltanto chi vuole affittare la propria casa, ma anche chi è alla ricerca di un turismo, passateci il gioco di parole, meno turismo. Un turismo più autentico vivendo davvero la possibilità di vivere in una città, anche se per pochi giorni.
Le alternative a Airbnb: per chi affitta e per chi viaggia
Le alternative che troverete presentate di seguito si adattano sia a chi vuole affittare la propria stanza senza passare da Airbnb sia a chi invece è alla ricerca di una sistemazione per un viaggio.
Pronti? Si parte.
L’alternativa tedesca: Wimdu
Wimdu è una start-up berlinese (ma che opera in tutto il mondo e non solo in Germania), che per obiettivi e missione aziendale, nonché per interfaccia, si avvicina molto a Airbnb.
Il motto è Travel Like a local, ovvero viaggia come uno del posto e richiama fortemente sia i valori della sharing economy, sia i valori del nuovo turismo, che si allontana dalle impersonali stanze degli alberghi e viene trasportato ad un livello, se vogliamo, più local.
L’inserimento degli annunci in Wimdu è gratuito. Il prezzo viene indicato dal proprietario e il sito applica, al cliente, una commissione del 12%. Le commissioni che riguardano invece quanto incassato dal proprietario è del 3%.
Agli annunci e agli utenti sono accompagnati commenti e recensioni, con il massimo grado possibile di trasparenza, permettendo inoltre a chi viaggia e a chi ospita di recensirsi reciprocamente.
Un buon sistema, molto trasparente e sicuramente di alternativa valida a quanto offerto da Airbnb.
Housetrip: l’alternativa svizzera
Quello di Housetrip è invece un percorso più lento e graduale. È possibile gestire l’inserimento di annunci che riguardano esclusivamente appartamenti interi.
Il sistema è poi diverso dagli altri che abbiamo già presentato, in quanto è possibile sia procedere con Instant Booking, come avviene sugli altri siti, sia invece procedere con il request Booking, richiedendo ospitalità in un determinato territorio.
Le commissioni però in questo caso è però meno trasparente, dato che grazie ad algoritmi particolari questa può variare dal 10 al 20%.
Potrebbe convenire, oppure no. Basta tentare con il proprio appartamento, dato che comunque inserire gli annunci da parte dei padroni di casa è completamente gratuito.
Homeaway: il più simile (e il più grande)
Homeaway è di gran lunga il più grande competitor per quanto riguarda il sistema Airbnb e funziona in modo pressoché identico.
Si possono trovare e offrire alloggi in praticamente ogni angolo del mondo, con un sistema di ricerca sicuramente all’avanguardia e facile da utilizzare.
La fascia è forse leggermente più alta di quella offerta da AirBnb, anche se sono comunque accettate tutte le tipologie di appartamento.
Nel caso in cui non aveste potuto trovare quello di cui avete bisogno su Airbnb, questa è la prima alternativa dalla quale far partire la nostra ricerca.
Lo stesso identico discorso vale per chi invece vuole dare in affitto la propria stanza oppure il proprio appartamento: se Airbnb non vi offre alternative oppure un volume di affari adeguato, questo è il secondo posto dove cercare!
HomeAway è stato di recente acquistato dal gigante delle prenotazioni turistiche online Expedia, per una cifra vicina ai 3 miliardi di dollari.
Tutto lascia pensare che le novità, per questo portale, saranno importanti nei mesi a venire.
VRBO, dal proprietario al turista
Volete Avere informazioni su siti per vacanze? Vacation rentals by owner, ovvero case vacanze offerte dal proprietario.
Alternativa molto valida a AirBnb, anche se occupa comunque un segmento relativamente diverso.
In questo sito sarà possibile mettere in lista con annuncio (oppure anche affittare, ovviamente) case vacanze e seconde abitazioni, che sono tipicamente utilizzate dal proprietario per magari pochi mesi l’anno.
Non si possono inserire B&B e per ora l’offerta comprende tutte le maggiori località turistiche del mondo.
L’offerta di VRBO è pensata soprattutto per le famiglie che non vogliono rinunciare alle comodità che vengono offerte da un appartamento, anche quando si trovano in vacanza.
Per chi ha bambini al seguito: KID&COE
Chi ha invece dei bambini al seguito o vuole occuparsi di famiglie che hanno bambini al seguito e dunque offrire ospitalità a misura dei più piccoli, la migliore alternativa a Airbnb è costituita senza ombra di dubbio da Kid&Coe.
Non si tratta di un sito per gli affitti degli appartamenti e delle case vacanze generalista (come è il caso di Airbnb), ma di un portale che prova a contenere quelli che sono i migliori appartamenti a misura di bambino.
Le case disponibili sono relativamente poche (nel momento in cui vi scriviamo se ne contano meno di 600), anche se la proposta è sicuramente per chi ha esigenze particolari di questo tipo, oppure una casa che potrebbe essere affittata a prezzi più alti data appunto la presenza di livelli di sicurezza più elevati, evenienza che difficilmente riesce a trovare una risposta adeguata da parte di siti come appunto Airbnb.
Onlyapartements: per gli alloggi vacanza
Anche in questo caso abbiamo un sito che propone case vacanze e la cui ispirazione al funzionamento di Airbnb è piuttosto evidente.
Si può prenotare la casa immediatamente, senza che sia necessario attendere per la conferma da parte del proprietario.
Se si ha necessità di trovare un alloggio molto rapidamente, il sistema messo in piedi da Onlyapartements è uno dei migliori in circolazione.
Una buona alternativa ai sistemi di Airbnb, che spesso prevedono approvazioni da parte dei padroni di casa che poterebbero rubare del tempo prezioso.
L’alternativa-aggregatore: Apartum
Il mercato delle offerte di appartamenti per brevi periodi è tanto maturo che, dalle brillanti menti di una startup italo-spagnola, è già nato il primo aggregatore.
Dato che le alternative a Airbnb cominciano ad essere ormai numerose, Apartum vi mette a disposizione un motore di ricerca stile Trivago, in grado dunque di confrontare oltre 300.000 annunci che provengono in larga parte dai portali di cui vi abbiamo parlato poco sopra.
Apartum è diventato il motore di ricerca più utilizzato per questo tipo di attività ed è il passaggio fondamentale per tutti coloro i quali sono alla ricerca di un’alternativa Airbnb cercando di spuntare le migliori condizioni possibili, non solo di prezzo.
Holidu: l’altro aggregatore di alternative a Airbnb
Non esiste solo Apartum, perché dal 2016 è sbarcato in Italia anche Holidu. È un altro aggregatore e dunque permette di confrontare il grosso delle offerte presente sui siti che abbiamo citato in precedenza.
Si possono portare a casa prezzi molto più bassi di quelli dei siti diretti, in quanto lo spider di Holidu è in grado di raccogliere praticamente tutte le offerte presenti sul web per questo tipo di alloggi in condivisione o in affitto completo.
Per i proprietari dobbiamo però ricordare che non è assolutamente possibile inserire il proprio appartamento: per far sì che compaia all’interno del portale dovremo infatti inserire l’annuncio su uno dei portali supportati da Holidu.
Per chi vuole scambiare: Love Home Swap
La sharing economy non vuol dire soltanto prestazioni in cambio di denaro, mettendo a disposizione beni di cui non si ha bisogno in modo costante, ma anche una sorta di ritorno al baratto, aiutato dalla facilità di contatto tra persone che internet garantisce.
Love Home Swap è una delle più interessanti possibilità che la sharing economy ci offre: potremo inserire la nostra abitazione in un network che ne conta già 90.000.
Non potremo chiedere denaro, ma piuttosto proporre agli utenti uno scambio “vacanziero”: daremo via la nostra casa e per lo stesso periodo otterremo l’abitazione di uno degli utenti.
Non si tratta di una soluzione per chi va di corsa oppure per chi voglia incassare qualcosa dalla concessione della propria abitazione, ma per chi ama viaggiare può essere comunque un’ottima soluzione per abbattere i costi (spesso importanti) della sistemazione in hotel, albergo o casa in sharing.