La Sirenetta di Copenaghen: Storia e Leggenda del Monumento

//= __('By', 'walkitalycoast'); ?>//= get_author_posts_url(get_the_author_meta('ID')); ?>//= get_the_author(); ?>

Avete amato anche voi la favola de La Sirenetta? Copenaghen regala un sogno ai suoi turisti. In questa città, infatti possiamo trovare la statua della Sirenetta.

Se avete deciso di visitare la Danimarca, in particolar modo la capitale, non potete perdere la visita a questo monumento, che è sicuramente il simbolo più famoso della capitale danese.

Questa statua bronzea alta 1,25 metri e pesante circa 175 kg padroneggia il mare su cui affaccia la città che la ospita.

La sirenetta di Copenaghen è posta all’ingresso del porto della città e rappresenta, come il nome stesso indica, la protagonista di una delle più celebri fiabe di Hans Christian Andersen, ossia “La Sirenetta”.

La fiaba, riadattata successivamente per i bambini dalla Walt Disney, narra la storia di un amore impossibile tra la giovane figlia del re del mare ed un principe terrestre.

La sirena è adagiata su un piccolo scoglio con lo sguardo rivolto al mare ed un viso malinconico ed affranto. In danese questa statua è chiamata Lille Havfrue, scopriamola meglio insieme!

La Sirenetta: la sua storia

La statua della sirenetta di Copenaghen venne commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, figlio del fondatore della Carlsberg che rimase affascinato da un balletto che riproponeva la famosa fiaba di Andersen.

La statua venne così realizzata dallo scultore Edvard Eriksen ed esposta al pubblico per la prima volta nel 1913.La sirenetta Copenaghen

Una piccola curiosità “costruttiva” della sirenetta: per modellare il corpo di questa fanciulla si ispirò alla moglie Eline.

Nel corso degli anni la statua è stata vittima di atti di vandalismo e danneggiamento piuttosto frequenti, tanto da richiedere interventi di restauro.

Tra gli atti vandalici quello più noto è sicuramente quello realizzato da alcuni artisti del movimento situazionista, movimento politico e artistico con radici nel marxismo e nell’anarchismo.

Il 24 aprile del 1964 alcuni artisti appartenenti a questo movimento, tra cui Jørgen Nash, segarono la testa ala statua portandola via. Non venne mai più ritrovata e quindi sostituita con una nuova copia.

Il 22 luglio 1984 fu la volta del braccio destro, portato via da due vandale che decisero di riconsegnarlo poi due giorni dopo.

Un altro tentativo di deturpare la statua avvenne nel 1990, con l’ennesima prova di segare la testa alla statua; il tentativo provocò un taglio profondo 18 centimetri nel collo della Sirenetta.

Quest’ultimo evento portò alla decisione di sostituire l’intera statua con una nuova, identica, costituita da un unico blocco metallico. Il 6 gennaio 1998 fu nuovamente aggredita e rimossa dal suo scoglio, ma riconsegnata in forma anonima poco dopo.

Tra i diversi tentativi di deturpare la statua, vi è anche l’imbrattamento con vernice di colore rosa.

Insomma, questa sirenetta ne ha subite di cotte e di crude ma ciò che è poco chiaro è il motivo di avversione dei danesi nei confronti della sirenetta di Copenaghen.

 

Una parentesi positiva della difficile vita della statua risale al 2010 quando venne imbarcata per la Cina, dove fu esposta per Expo Shanghai. Inizialmente non ebbe molto successo.

La sua popolarità inizia quando alcune foto sono state pubblicate su una testata giornalistica americana famosa e da qui è diventata quello che oggi è il simbolo per antonomasia della città di Copenaghen.

Questa dolce creatura, che ben rappresenta la tenerezza della protagonista della fiaba, si trova sul molo di Langeline, all’imbocco del porto, come se volesse accogliere i visitatori in arrivo nella città.

Adagiata su quello scoglio che è la sua casa da sempre, ha lo sguardo nostalgico, esattamente simile allo sguardo della protagonista della fiaba di Andersen che vuole a tutti i costi vivere una vita da terrestre per poter seguire il suo amore.

Nella sua bellezza e nella sue piccole dimensioni, è racchiusa l’espressione dell’animo gentile e delicato della città di Copenaghen e di tutti i suoi abitanti.

Sirenetta di Copenaghen tra fiaba e leggenda 

La sirenetta è la figlia del Re del Mare il quale, rimasto vedovo, vive con sua madre ed altre cinque figlie.

Secondo i costumi delle sirene, all’età di quindici anni il padre concede loro di nuotare fino in superficie per poter ammirare cioè che esiste sopra il mare.

Così la creatura si imbatte in una nave maestosa guidata da un bellissimo principe di cui si innamora perdutamente, ma purtroppo si scatena una tempesta che manda in fiamme la nave e naufraga tutta la ciurma.

Prontamente, la sirenetta riesce a mettere in salvo il principe e a trasportarlo su una spiaggia, così può ammirarlo da vicino in tutto il suo splendore ma purtroppo il principe ha perso conoscenza e non può vederla.

Da quel momento la figlie del re del mare sogna di essere tra le braccia del principe ma per farlo deve perdere le sembianze di sirena e vestire quelle di umana: non vi è altra scelta, in quanto un tragico destino attende gli esseri viventi del mare, che rischiano di svanire in schiuma marina.

Poiché il padre non è concorde alla decisione della figlia di diventare umana, la sirenetta decide di rivolgersi alla Strega del Mare in quanto detentrice di una pozione magica che consenta alla sirenetta di trasformare la sua coda in gambe con un prezzo da pagare: la sua melodiosa voce.

La giovane innamorata accetta le condizioni poste dalla Strega del Mare la quale le taglia la lingua e per la sirenetta camminare le provoca sensazioni dolorose e questa condizione non è più reversibile.la sirena

Questo incantesimo può essere rotto solo se il principe riuscirà ad innamorarsi di lei e la sposerà. Solo così la sirenetta potrà ottenere un’anima e vivere per sempre con il suo principe. Nel caso in contrario il principe si innamorerà e sposerà un’altra, la sirenetta si trasformerà in schiuma del mare e svanirà.

L’incontro tra il principe e la sirenetta non procede secondo i piani perché purtroppo la fanciulla non può parlare e quindi la scintilla dell’amore tra i due non scocca. Anzi, la situazione si complica enormemente quando il principe scopre che la figlia del re di un regno vicino è proprio colei che l’ha salvata dal naufragio, si innamora ed immediatamente annuncia le sue nozze.

La sirenetta è molto provata da questa situazione e quando si reca sul luogo delle nozze le sorelle le consegnano un pugnale magico che hanno reperito proprio dalla strega del Mare sacrificando i propri capelli.

Per ritornare una sirena, la sirenetta deve uccidere il principe con quel pugnale ed immergare i suoi piedi in quel sangue prima che il sole torni a sorgere. La clemenza e l’amore della sirenetta fanno si che ella preferisca lanciarsi in mare e dissolversi in schiuma marina piuttosto che uccidere l’uomo di cui si è follemente innamorata.

Il suo comportamento, però, viene in un certo senso premiato e viene trasformata in una creatura dell’aria cioè un essere invisibile che però potrà attenere un’anima se effettuerà 300 buone azioni.

In questo tempo se riuscirà a trovare un bambino buono le verrà sottratto un anno, al contrario ne verrà aggiunto uno per ogni lacrima versata da un bambino cattivo.

Siete pronti a incontrare la leggenda della Danimarca?

Leggi Anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *