Se state organizzando un viaggio all’estero, vi sarete informati anche su Bucarest. Bucarest è la capitale della Romania, una delle città più popolose d’Europa. Situata sul fiume Dâmbovița è il centro industriale e commerciale del paese. La città nasce tra le rive del fiume Danubio e i monti Carpazi.
Vi sono tracce di insediamenti preistorici, risalenti anche a oltre 150 mila anni fa. Il nome della città secondo una leggenda è legato al nome del suo fondatore leggendario, Bucur, mentre per alcuni il nome deriva dalla parole rumena “bucurie”, che significa gioia e felicità.
Il termine Bucarest fa la sua prima comparsa nel 1459 quando fu rilevato in un documento di Vlad III detto l’impalatore, Signore della Valacchia. Costui fece costruire la fortezza di Bucarest allo scopo di difendere la Valacchia dagli attacchi dei Turchi. Alla fine del XVI secolo, Bucarest divenne la più grande città del Sud est europeo. Durante il dominio degli Ottomani, Bucarest divenne il più importante centro economico della Valacchia, eletta capitale nel 1659.
Oggi Bucarest è luogo di movida notturna, con una serie di locali, bar, pub e ristoranti dove trascorrere notti di divertimento in allegria. Numerosi anche i monumenti da visitare, con diversi edifici storici che raccontano il passato della città.
Cosa c’è da vedere a Bucarest? Scopriamolo insieme in questa guida che abbiamo realizzato per voi.
Voltiamo pagina per scoprire la città!
Da Dracula alla Movida nel Centro città: Cosa Vedere a Bucarest
Parlando di Bucarest, non ci si po’ esimere dal trattare l’argomento Dracula, detto anche Vlad l’impalatore. Era figlio di Vlad Dracul e nipote di Mircea il Vecchio. Vlad Dracul venne nominato difensore dell’Ordine dei dragoni dal re degli Ungheresi. Il termine Dracul deriva dal piccolo dragone raffigurato sugli abiti dei membri di questo Ordine.
La fama di Dracula arriva quando Vlad l’impalatore usava firmarsi Draculea, il figlio del diavolo, trasformato poi in Dracula. Vlad fu soprannominato l’impalatore perché usava impalare i sassoni e alcuni mercanti, ma il nomignolo arrivò solo dopo la sua morte nel 1476.
Egli governò la Valacchia e fu sconfitto dai turchi e si rifugiò in Ungheria nel 1462. Tornò al potere per un mese nel 1476, quando poi trovò la morte in battaglia.
Venne sepolto nella chiesa del Monastero di Snagov, su di un isola vicino Bucarest. Dracula utilizzava l’impalazione per punire comuni criminali, ladri, turchi, sassoni e tutti coloro che cospiravano contro il suo potere.
I sassoni, inorriditi, scrissero libri e manuali per raccontare questi atroci atti. Tutto il materiale giunse in Germania, dove Vlad divenne famoso come il tiranno sanguinario.
Nel 1897 lo scrittore irlandese Bram Stroker pubblicò il romanzo “Dracula”, che rese celebre in tutto il mondo in breve tempo con Vlad l’impalatore. In realtà lo scrittore da Vlad prese solo l’ispirazione per creare un romanzo in cui il protagonista è un conte della Transilvania che vive in un misterioso castello nel quale adesca le sue vittime.
La leggenda di Dracula oggi rivive grazie alla meta turistica del Monastero di Snagov dove sono custoditi i resti di Vlad III. Il Monastero sorge su di un isola, a 35 chilometri da Bucarest.
E’ qui che, nel 1933, degli scavi archeologici hanno portato al rinvenimento di una cripta, identificata come la tomba di Dracula.
Centro storico
Tornando a parlare delle attrattive di Bucarest, la città ha un affascinante centro storico, dove sono custodite le rovine della Corte della Principessa realizzata nel XV secolo da Vlad Tepes, ossia il famoso Dracula.
La zona è comunemente conosciuta come quartiere Lipscani, dal nome di una delle vie principali. Ciò che rende magica l’atmosfera di questa area è il perfetto connubio tra storia, cultura e vita notturna moderna.
Queste strade che nel 1400 accoglievano artigiani e commercianti sono trasformate oggi in quartiere di lusso dove spicca il mix di stili architettonici: dal barocco al neogotico, dal neoclassico al liberty.
Oggi qui si possono trovare gallerie d’arte, negozi di antiquariato e caffetterie. Molto affascinante è la visita della Chiesa della Vecchia Corte, ossia la Biserica Curtea Veche.
Palazzo del Parlamento di Bucarest
L’edificio risale al 1559 ed è la più antica di Bucarest. Al suo interno, per circa due secoli, sono stati incoronati e principi rumeni.
Qui nel quartiere si trova anche la Banca Nazionale di Romania, ospitata in uno degli edifici più famosi della Romania progettato da architetti francesi Cassien Bernard e Albert Galleron nel 1885. Realizzato in stile neo classico francese, con diverse colonne corinzie sulla facciata.
Il palazzo del Parlamento di Bucarest, invece, è abbastanza moderno e risale al 1984, voluto dal leader del Partito comunista Nicolae Ceausescu nel periodo d’oro del regime dittatoriale.
Questo edificio è così imponente da essere considerato il secondo palazzo amministrativo più grande al mondo dopo il Pentagono. L’edificio si presenta con uno stile eclettico, progettato dall’architetto Anca Petresc. Si suddivide in 12 piani, di cui 4 sono sotterranei e comprende anche un bunker antiatomico.
Ci sono circa 3.100 stanze; persino i lampadari sono giganteschi, con circa 7 mila lampadine. E’ stato interamente realizzato e arredato con materiali rumeni, esempio del lavoro dei migliori artigiani locali. Oggi è sede del parlamento ed è utilizzato anche come centro congressi.
Cuore della città è la Piazza dell’Università, uno dei luoghi chiave della rivoluzione del 1989 e della rivolta dei minatori del 1990. Qui ci sono dieci croci in pietra posizionate al centro della piazza, che rappresentano la commemorazione delle vittime di questi eventi rivoluzionari.
La croce nera è simbolo della prima vittima. In questa piazza vi sono racchiusi dei veri e propri capolavori architettonici, uno ad ogni angolo della piazza: l’Università di Bucarest, il Teatro Nazionale, l’Ospedale e il Palazzo Sutu, sede del Museo della Storia.
L’Università presenta 4 statue di illustri statisti e pedagoghi e si trova all’interno di un palazzo risalente al 1859. Sotto la piazza si possono trovare negozi, ristoranti e la metropolitana.
Piata Revolutiei
La Piata Revolutiei è il luogo, al centro della città, dove il 21 dicembre 1989 il regime comunista di Ceausescu comincia a perdere colpi.
Il dittatore si affacciò alla finestra del Palazzo che oggi accoglie il Senato e annunciò il suo ultimo discorso in pubblico, prima di fuggire. Ancora oggi è possibile osservare la follia di quel giorno nei fori di proiettile delle pallottole usate dai fedeli del dittatore per disperdere la folla, che oggi sono ben visibili sul palazzo di fronte. Sulla piazza oggi spicca il Memoriale della Rinascita, un monumento alto 25 metri e costruito proprio in memoria di quel folle giorno.
Museo Nazionale d’Arte
Sul lato opposto l’ex Palazzo Reale, realizzato in stile neo classico tra il 1927 e il 1937. Oggi è la sede del Museo Nazionale d’Arte. Si affaccia sulla piazza anche la piccola chiesa di Kretzulescu, risalente al 1722 in uno stile che fonde insieme elementi architettonici bizantini e occidentali.
Altra piazza importante di Bucarest è Piata Unirii, una delle più grandi. Realizzata dal dittatore Ceausescu radendo al suolo la maggior parte della città vecchia.
Oggi nella piazza si erge un grande centro commerciale, con al centro un parco dove immergersi nella natura.
Poco distante da qui troviamo la Cattedrale Patriarcale, chiesa consacrata nel 1658 dedicata ai Santi Costantino ed Elena. Il complesso architettonico comprende anche il Palazzo del Patriarcato e l’ex monastero, la Chiesa della Principessa Balasa e il Monastero cinquecentesco del principe Mihai.
Molti i locali notturni che oggi popolano le vie e le piazze della città. Uno su tutti è lo storico pub “Fire club”, che da generazioni è il centro del divertimento di Bucarest, con musica e serate ricercate e particolari, spesso a tema dove si promuovono gruppi e generi musicali particolari.
Cosa mangiare a Bucarest?
Data l’alta concentrazione di locali e offerte commerciali, a Bucarest è possibile godere della cucina locale e tradizionale ovunque. La cucina tipica è mista, molto influenzata dalla cucina balcanica e soprattutto turca; si basa su carne, pesce, verdure e polenta.
La “Ciorba” è il piatto più famoso: si tratta di una minestra acida a base di crusca fermentata, verdure e carne di gallina, vitello e trippa.
Altro piatto particolare è la “Sarmale” involtini di carne e riso molto saporiti; molto spesso si utilizza carne di maiale, cotta alla griglia o in forno. Per quanto riguarda il pesce, piatto tipico è la carpa allo spiedo.
I formaggi locali sono la “brinza de burduf” o l’”urda”, due tipi diversi di pecorino. Oppure il “cascaval”, in Italia conosciuto come caciocavallo.
I dolci a Bucarest sono eccezionali: il più famoso è il ”saraille”, realizzato con mandorle inzuppate nello sciroppo o nel rum.
Nel periodo pasquale, invece, è di uso comune il dolce tipico rumeno, una torta a forma di parallelepipedo farcita con canditi, cacao e noci: il Cozonac.
Bucarest, come tutta la Romania, non è famosa per i vini, quanto piuttosto per le acquavite e i liquori autoctoni e molto forti.
Se vi trovate in città per una vacanza, non potete esimervi dal provare tutte queste leccornie e, perché no, portare a casa dei souvenir e ricordi di questi tipici sapori della cucina rumena.
Vita Notturna: cosa fare a Bucarest?
Molti turisti si recano in Romania per assaggiare la vita notturna tra locali, discoteche e night club.
Se desiderate concedervi un po’ di relax di questo tipo da affiancare al turismo culturale elencato precedentemente, è bene sapere che la zona della città migliori è Lipascani, in pieno centro. Molti locali sono aperti per tutto il giorno e sono un ritrovo per gli appassionati del genere.
Moneta Rumena: Prima di Partire occhio al portafoglio!
Se state per andare in vacanza a Bucarest, è bene che sappiate preliminarmente che in Romania non c’è l’Euro. Il Paese, infatti, fa parte dell’Unione Europea ma non ha ancora adottato la moneta unica.
La moneta rumena è il LEU (al plurale si chiama LEI): il cambio con l’Euro ovviamente oscilla, orientativamente 1 Euro vale circa 4,20 LEI.
Ovviamente nei negozi e negli alberghi è possibile pagare con moneta elettronica (è preferibile, alla domanda sulla valuta, dire sempre che si vuole pagare in euro così da non sostenere spese di cambio).
Se volete avere del contante, sebbene ci siano commercianti che accettano l’Euro, è preferibile avere la moneta locale e cambiare il denaro nei vari exchange presenti in centro e non in aeroporto dove in genere le commissioni sono più elevate.